venerdì 23 luglio 2010

Sic transit...

Ogni giorno che passa, sui mass-media viene alla pubblica conoscenza un'insieme di corrotti e di corruttori, anzi un sistema di corruzione che, pare non abbia fine. E propria per impedire la informazione, la politica voleva imbavagliare chi per professione o per hobby contribuiva a pubblicare notizie. Ma non è andata come qualcuno voleva a tutti i costi. Come mai? Noi, in quanto cristiani, ma cittadini di questo mondo, crediamo che al di là delle nostre righe storte, esiste una Provvidenza che scrive la storia insieme a noi, raddrizzando spesso ciò che è storto. Non perdiamoci d'animo ,continuiamo perseveranti nella preghiera e nel vivere il Santo Vangelo ogni giorno, nelle piccole come nelle grandi occasioni, sapendo che accanto a noi abbiamo Lui, lo Spirito promessoci da Gesù prima di salire al cielo.

venerdì 9 luglio 2010

Benedizione della Chiesa Santa Croce, affidata alla Chiesa Ortodossa in Iatalia


INTERVISTA AL VESCOVO ORTODOSSO

(breve filmato tratto dal sito www.abruzzo24ore.tv del 12/01/2009 - )

Un nuovo culto, un diverso percorso per arrivare a Dio, arricchisce da ieri l'Aquila, la città delle 99 chiese, della Perdonanza celestiniana, che aspira a diventare luogo di confronto e incontro tra fedi diverse.
Sabato infatti nella chiesa di Santa Croce, parzialmente restaurata e consegnata dall'amministrazione comunale alla Chiesa Ortodossa d'Italia, si è svolta la suggestiva cerimonia di consacrazione. E poi ieri la prima messa, officiata vescovo Antonio De Rosso insieme al vescovo Basilio Grillo Miceli e monsignor Kiril Pajk. In entrambi i casi una liturgia molto suggestiva, dal sapore antichissimo ed orientale.
Nella sua omelia il vescovo Rosso ha esaltato la figura di Celestino V, un martire, secondo la sua lettura da ortodosso, che voleva fuggire da una chiesa corrotta e dedita al potere, un uomo che divenne vittima del malvagio Bonifacio VIII. Ricordiamo che il punto di divergenza principale tra ortodossi e cattolici è che i primi non riconoscono il primato del Papa ovvero del vescovo di Roma.
La chiesa ortodossa aquilana intende rivolgersi alla numerosa comunità di europei dell'est che vivono e lavorano in città
" Non siamo qui per fare concorrenza alle chiese cattoliche - spiega il vescovo - entrambi lavoriamo per l’unico scopo che è il regno di Dio, la salvezza e la santificazione delle anime". Sarà, ma il vescovo del'Aquila Giuseppe Molinari ha riservato all'arrivo degli ortodossi in città un'accoglienza gelida, se non apertamente ostile, e infatti nessuna delegazione ufficiale della Diocesi ha partecipato alla consacrazione della Chiesa di Santa Croce. Al contrario hanno partecipato non pochi fedeli cattolici aquilani, se non altro per curiosità.
FT