martedì 31 gennaio 2012

Viviamo secondo lo Spirito

        Chi è il cristiano? Colui che vive secondo lo Spirito Santo. Ma come vivere secondo lo Spirito? La risposta, secondo me, potrà sembrare paradossale a prima vista. La vita secondo lo Spirito è anzitutto una vita del tutto umana! La vita del discepolo non è mai uno stato, ma sempre un cammino di crescita, come evolve la vita umana. Un cammino che tende alla maturità dell'amore. E' una fatica quotidiana che implica tre tappe fondamentali: l'ascolto, la fede e la conoscenza.
      L'ascolto è il movimento fondamentale del cuore, cioè dell'intera persona che "esce da sè stessa" per aprirsi alla voce del Signore: per mettersi in relazione con Lui si deve ascoltare la Parola di Dio contenuta nelle Scritture. "Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese" (Ap 2,7). La voce dello Spirito risuona nelle persone che incontri e nelle situazioni che attraversi. E dall''ascolto nasce
     la fede: un'adesione personale al Signore con la quale, metterndo in pratica la volontà di Dio, ne diventi servo, anzi amico che si affida a colui che gli ha dato tutto. La fede poi produce
     la conoscenza: comprendere la realtà, gli altri e te stesso alla luce della fede. Questa conoscenza però, non ha niente di intellettuale ma è una postura esistenziale che ti mette costantemente in comunione con Dio, grazie allo Spirito Santo che hai ricevuto e alla Parola che hai interiorizzato.
    Questo persorso sfocia nell'amore, che nella sua forma più autentica si è manifestato nella vita e nella morte di Gesù, nelle sue parole e nei suoi silenzi, nei suoi gesti e nelle sue relazioni, cioè nell'umanità vissuta da Cristo. Se questa vita con Dio comporta implicazioni così umane, "il tuo progresso spirituale" non può non accompagnarsi ad una  maturazione umana. La vita interiore che lo Spirito Santo anima in te esige che tu "divenga te stesso", che realizzi la tua unicità.  Quindi abbi coraggio e lasciati illuminare dalla Parola di Dio e accetta di riconoscere anche le tenebre che ospiti. Scoprirai che l'esperienza spirituale è anzitutto quella di essere preceduto: Dio ti precede, ti chiama. Non devi inventarti il Dio con cui entrare in relazione. Lui è già qui. La luce con cui Dio orienta il tuo cammino verso la santificazione , facedoti seguire il Figlio, è lo Spirito Santo.

giovedì 5 gennaio 2012

Meditazione sulla speranza

  "Solo la speranza ci fa propriamente cristiani", ha scritto Sant'Agostino. Ma all'inizio di un nuovo anno ci chiediamo che cosa significa sperare in un mondo come il nostro, dove tutto scorre così velocemente e il momento presente sembra essere più determinante di un eventuale progetto di lungo percorso?
    La speranza deriva da un discernimento attento della realtà, da un'attesa fondata su un supporto solido. E' una perseveranza che si nutre di responsabilità. Infatti, l'essere umano è consapevole della dimensione del tempo che lo segna nel corpo e nella persona. Viviamo di attese, di piccole speranza quotidiane, e questo rivela come ci è essenziale trascendere il presente, il momento che passa, per prendere posizione davanti al futuro e scommettere sull'avvenire. Ma la speranza è possibile solo nell'apertura agli altri. Non si spera mai da soli e e solo per sè stessi. La speranza è frutto di una relazione viva, che ti fa sentire ed essere parte di una comunione. Sarà sempre fiducia riposta in altri.
   Ma la speranza non va da sè. Esige da parte nostra una decisione. Se la fede è un dono di Dio, la speranza è una decisione personale che implica da parte nostra uno sforzo di volontà. Dobbiamo decidere di sperare, in altre parole. La speranza nasce quando si pensa che sia ancora possibile un avvenire per una persona, per una società, per l'umanità intera.
    Un cristiano della chiesa primitiva si chiedeva:"Dov'è o cristiani la vostra speranza?" Si può rispondere senza dubbio:"In Cristo è la nostra speranza". Perché? Perché la speranza del cristiano è fondata sulla resurrezione di Cristo che ha dato una risposta definitiva alla speranza umana: la morte non ha più l'ultima parola sulla vita dell'uomo. Questo crediamo da cristiani. E questo speriamo per l'umanità intera.
    Si, poniamo la nostra speranza in Cristo Gesù, morto e risorto, come scrive San Paolo. Dio, infatti "ci ha rigenerati mediante la resurrezione di Gesù Cristo dai morti per un speranza viva"(1Pt 1,3). Cristo risorto è la caparra della nostra risurrezione per una vita con Dio, poichè siamo tutti chiamati a divenire figli di Dio.
    Poi la speranza cristiana conduce all'impegno. La Speranza ti colora i giorni di gioia. Ti porta a condividere con gli altri una ricerca realista, che ti farà riunire con loro in comunità. Ti aiuterà a cercare il dialogo e la comunione. E in questo contesto tu crescerai nello sperare con e per tutti, poiché la grazia di Dio è speranza di salvezza per tutti gli esseri umani, senza nessuna eccezione.
     Invochiamo lo Spirito Santo, Colui che conduce l'uomo a conoscere la Verità della propria vita, a crescere nella speranza, nella fede e soprattutto nella carità che è il linguaggio universale di tutti gli uomini.

     Mi auguro in questo nuovo anno di essere più presente nel blog, per continuare l'opera che il Signore mi ha affidato e cioé predicare il Suo Vangelo ad ogni creatura.